Un percorso inedito all’interno dello storico giardino di Milano mostra il contributo degli alberi alla riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera.
Fenomeni come le pratiche agricole estensive, il taglio illegale del legname, l’utilizzo non sostenibile della biomassa per scopi energetici e la crescente urbanizzazione, contribuiscono al degrado delle foreste e alla riduzione della loro estensione territoriale e, di conseguenza, a incrementare le emissioni di CO2 di origine antropica.
Per queste ragioni, Eni ha reso i progetti di conservazione delle foreste un elemento importante della propria strategia di decarbonizzazione, con la quale mira a raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050. I progetti di conservazione delle foreste affiancano le azioni di efficienza energetica, di differenziazione del mix energetico e di sviluppo delle energie rinnovabili, permettendo di compensare, fin da subito, le emissioni residuali non abbattibili con le tecnologie disponibili.
All’interno dell’Orto Botanico di Milano Eni racconta in maniera immediata attraverso un’installazione innovativa un percorso inedito all’interno dello storico giardino meneghino mostrando il contributo degli alberi alla riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera. I messaggi positivi, ovvero quanta CO2 incamera ogni singola pianta, sono stati veicolati tramite 37 sfere trasparenti, rappresentanti specie diverse. Più la sfera è grande più l’immagazzinamento mensile di CO2 della pianta è alto.
Una 38esima sfera è di colore nero, ben 5 m di diametro, e rappresenta quanta CO2 una singola persona produce esclusivamente con il proprio corpo. Il grande divario di dimensioni fa percepire all’istante allo spettatore il contrasto tra i due dati e l’enorme emergenza che il nostro pianeta sta vivendo. Ciò avvalorato anche dal fatto che la singola bolla nera non include tutto ciò che ogni singolo uomo apporta oltre alla CO2 metabolica, ovvero l’inquinamento, in ogni sua forma.
Siamo stati a Milano all’Orto Botanico di Brera durante il FuoriSalone 2021 per raccontare l’immenso capitale naturale delle foreste: Natural Capital. Un percorso inedito tra specie rare e alberi iconici. Il progetto, firmato dallo studio di design e innovazione CRA insieme a Italo Rota, invita lo spettatore a riflettere sul ruolo vitale del verde e delle foreste per il benessere del nostro pianeta attraverso una prospettiva inedita: quella di una delle più grandi data visualization mai prodotte. L’installazione si è estesa su una superficie di oltre 500 mq dove una serie di bolle fluttuanti si intrecciano alla vegetazione di uno dei giardini urbani più suggestivi d’Italia situato nel cuore della capitale del design. “Natural Capital è un esperimento di design attraverso il quale una data visualization si trasforma in un’esperienza spaziale tangibile, per promuovere nuove armonie tra naturale e artificiale.” – Carlo Rota, Founding Partner Studio CRA e Professore al MIT di Boston.