Romana, vive e lavora a Barcellona, dopo Torino, Milano, Londra e Monaco di Baviera. Giornalista professionista, laurea in Economia e Commercio, MBA in Sports Management, e diploma alla London School of Journalism. E’ lecturer presso università con sedi a Barcellona e Kaunas. Con un forte background in Media & Communication, vanta circa 20 anni di esperienza nella organizzazione e gestione di grandi eventi sportivi a livello internazionale, inclusi 4 Giochi Olimpici, NBA, America’s Cup, e numerosi campionati europei e mondiali di vari sport, e di basket in particolare, la sua passione sin da bambina. Attualmente, nel suo ruolo presso Euroleague Basketball, si occupa anche di Entertainment, cerimonie, shows.
Francesca in pochi tweet:
Lo sport, così come in generale il mondo degli eventi, ha sofferto molto durante la pandemia: eventi cancellati, rimandati, a porte chiuse, online, o solo per la tv, registrando così gravi perdite economiche. Ma per chi ha saputo coglierla, la pandemia è anche stata una opportunità. Una occasione per reinventarsi, puntare sulla innovazione, accelerare il processo di digitalizzazione. Ma soprattutto, le aziende e le organizzazioni, per poter sopravvivere, hanno dovuto (e stanno ancora imparando) diventare resilienti. Pertanto, un progetto vincente post-pandemia deve essere in grado di rispettare proprio queste caratterisiche: innovazione, digitalizzazione, e quella resilienza di cui tanto si parla, che aiuta a reinventare il proprio ruolo, in questo caso, di addetti all’intrattenimento, al coinvolgimento, all’engagement del pubblico. Per rendere gli eventi ancora più appealing e accattivanti, per potersi immergere e sentirsi parte degli eventi stessi, provocando così quell’effetto wow di cui tutti noi, dopo la pandemia, abbiamo bisogno per essere finalmente…liberi, come recita proprio lo slogan BEA di questa edizione.