Due personaggi provenienti da esperienze e mondi diversi, uno sportivo e l’altro un manager con alle spalle la produzione di grandi eventi di successo, ma entrambi accomunati da una caratteristica unica: la capacità di stupire, coinvolgere e far sognare.
Si tratta di Igor Cassina, l’atleta per oltre un decennio simbolo della ginnastica italiana e passato alla storia per aver conquistato l’oro alle Olimpiadi di Atene grazie a un movimento di rara difficoltà, da lui stesso brevettato, il ‘Cassina’, e David Zard, professionista visionario e impresario musicale con quarant’anni di successi alle spalle. Un mito che ha portato in Italia Cat Stevens, Elton John, Tina Turner, Lou Reed, Frank Zappa e gli Stones e, ancora, Madonna, Michael Jackson, Bob Dylan, i Genesis in una carriera straordinaria che continua ancora oggi, con il concerto dei Tokio Hotel del 2015.
E ancora, passione intesa come capacità di ingegnarsi per far fronte a condizioni avverse come nel caso di Zard che ha raccontato: “Ho studiato fino alla terza media. A Tripoli, in epoca post fascista, l’antisemitismo rimbombava ancora nei cuori della gente e noi emarginati non venivamo invitati alle feste. Allora decisi di organizzarle io, eventi dove tutte le etnie erano ben volute. Mi facevo prestare i dischi – bellissimi – dai militari della base americana e me li facevo inviare dall’Italia. Dalle feste a casa passai alle feste della scuola. Erano i miei primi eventi. Un giorno mi venne in mente di organizzare Piccola Sanremo: registrai con il mio Geloso le canzoni del Festival alla radio e le feci cantare nei locali di Tripoli a giovani italiani, maltesi, greci, ebrei. Ebbe un successo strepitoso”.
A dimostrazione che, come osserva lo stesso Cassina “Chi ha passione fa tutto con estrema naturalezza, è una vocazione. E il pubblico lo avverte e sta lì a guardarti con il fiato sospeso. Trasmetti una verità di vita, uno stimolo che chi osserva si porta a casa per sempre”.
E se si lavora con onestà, cercando di portare sul palco uno spettacolo sfruttando tutte le tecnologie e gli effetti possibili “si realizza un evento -dice David Zard – che la gente, quando lo vede, gli attribuisce un valore e ringrazia perché è proprio quello che voleva vedere”.
Cos’è allora un evento se non un’alchimia di mille ingredienti, come spiega il produttore di ‘Romeo e Giulietta’, tra i quali non possono mancare il sogno, la capacità di regalare un’emozione, anche attraverso un’esibizione sportiva, e quel tocco di creatività che stupisce e fa capire che nell’aria c’è qualcosa di nuovo.
Il tutto senza mai fermarsi, senza guardare solo a una meta ma spostando oltre lo sguardo, verso l’orizzonte, come suggerisce Zard e come ribadisce Cassina. “Perché le sfide sono meravigliose: ci arricchiscono, “chi non si forma, si ferma”. Non solo. L’energia positiva che ti arriva da un successo va reinvestita, ed essere motore per fare cose nuove”.